giovedì 14 agosto 2014

Il giardino di Olimpia

Lungotevere Ripa, che si sviluppa da Ponte Palatino fino al termine dell'Istituto S. Michele, ha un aspetto tranquillo, quasi abbandonato, eppure, basterebbe tornare indietro di 150 anni per ritrovarsi nel caos del porto di Ripa Grande, lo scalo commerciale di Roma cancellato alla fine dell'Ottocento (insieme al porto di Ripetta) dalla costruzione dei muraglioni. Mentre cammino sul lungotevere, cercando di immaginare la baraonda del porto, mi avvicino alle inferriate di un monumentale cancello da cui fuoriesce un bagliore prodotto dal sole di agosto che batte su una curiosa cupola dorata pertinente alla "Casa di Riposo S. Francesca Romana", un antico xenodochium di proprietà dell'antica famiglia Doria-Pamphilj. 

La storia di questo luogo è veramente particolare, infatti, la casa di riposo si affaccia su un giardino molto curato, dove tutto è immobile, dove è persino difficile cogliere un movimento, eppure, a metà del Seicento, lo stesso giardino, arricchito da un Casino-Belvedere, era frequentato dalla famosa "Pimpaccia", cioè Donna Olimpia Pamphilj, che lo utilizzava come spazio riservato per le sue discese a fiume (in romanesco Pimpa era il diminutivo di Olimpia). 

Il giardino di Olimpia
La vita di questa donna fu veramente incredibile, come sono incredibili le storie sul suo conto e come è incredibile il modo in cui riuscì a manipolare i potenti dell'epoca, soprattutto papa Innocenzo X Pamphilj, fratello di suo marito. 

sulla sinistra spicca il Casino-Belvedere
(Gaspar Van Wittel)
Purtroppo di questo luogo così particolare restano soltanto alcune immagini realizzate da famosi pittori: il Casino-Belvedere è stato modificato, mentre l'accesso al fiume è stato interrato e coperto dal Lungotevere Ripa.

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