lunedì 8 giugno 2015

Magnanapoli perché?

rosso-largo Magnanapoli
giallo (alto) - Torre delle Milizie
giallo (basso) - Torre Colonna
(foto Google Earth)
Largo Magnanapoli è uno di quei luoghi di Roma dove non ci si ferma mai, soprattutto perché la piazzola al centro funge da rotatoria per le auto, perciò a malapena ci si sofferma a guardare l’aiuola oppure i filari superstiti delle Mura Serviane. E poi c’è Magnanapoli, nome assolutamente insensato e incomprensibile. La genesi di questo toponimo è veramente bizzarra e risale a uno dei momenti più tristi della storia della nostra città. Alla fine della lunghissima guerra tra Bizantini e Goti (535-553) Roma era ai minimi termini; tra assedi, carestie e pestilenze la popolazione si era enormemente ridotta. I Goti erano stati sconfitti, tuttavia, un nuovo nemico si profilava all’orizzonte: i Longobardi (568). Secondo un’ipotesi verosimile (Enzo Valentini, La Torre delle Milizie) le milizie bizantine dell’imperatore Tiberio Costantino (578-582) avrebbero costruito sulle propaggini del Quirinale (dove ora c’è la gigantesca Torre delle Milizie) una cittadella fortificata (Nea Polis), utilizzando in parte i resti delle Mura Serviane. Col passare degli anni le milizie bizantine furono sostituite dalla leva locale; questa veniva reclutata (probabilmente) in prossimità della cittadella, attraverso un bando di arruolamento (il cosiddetto bannum). Ecco quindi le tre parole che sono all’origine del nostro toponimo: Bannum Nea Polis. In seguito, a causa delle trascrizioni amanuensi, il toponimo fu corrotto in Balneapolim, Neapolim, Valneapolis, Bagnanapoli fino ad arrivare all’attuale Magnanapoli. Nel XIII secolo la cittadella fortificata conobbe una nuova fase edilizia grazie alla costruzione di varie torri, fra cui l’enorme Torre delle Milizie e la cosiddetta Torre Colonna (all’angolo tra via delle Tre Cannelle e via IV Novembre). La vicina chiesa dedicata ai santi Domenico e Sisto (largo Angelicum) è stata costruita sul luogo dell’antica chiesa medievale dedicata a S. Maria Balneapolim.

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